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DELINQUENTE etimologia

L'etimologia della parola delinquente si ricollega al verbo latino  delinquĕre = tralasciare (le leggi), venir meno (al dovere), composto dal prefisso intensivo de- e dal verbo linquĕre =  abbandonare, lasciare; quest'ultimo, a sua volta, derivato dalla radice indoeuropea, che ritroviamo nel sanscrito e nello zendo, rik- o rink, poi trasformatasi in lik- o link = lasciare vuoto. Pertanto, delinquente è colui il quale abbandona una condotta rispettosa delle leggi, deviando dalla retta via della legalità e del dovere.

STERLINA etimologia

L'etimologia della parola sterlina si ricollega al basso latino sterlingus o sterlinus = moneta coniata dagli "Easterling", cioè i "mercanti dell'Est" (i mercanti dei paesi anseatici, particolarmente bravi nel conio di monete d'oro e d'argento) che vennero così denominati, nel tredicesimo secolo, appunto perché, rispetto all'Inghilterra, si trovavano ad Est.

RAGAZZO etimologia

L'etimologia della parola ragazzo (in latino medioevale, ragatius) è tutt'altro che pacifica, avendo dato, e dando tutt'oggi, motivo di dibattito e di incertezza d'interpretazione.

Riportiamo, di seguito, le due ipotesi etimologiche più accreditate e condivise:

  • dall’arabo magrebino raqqās (al plurale, raqqāsīn) = corriere, messaggero, portalettere ed, in senso lato, fattorino, garzone;                     
  •  dal greco antico ῥάκος (rákos) =cencio, straccio, da cui la metonimia che indica il giovane servo (una sorta di antico sciuscià).
Interessante notare che, in origine, più che significare la giovane età, la parola ragazzo esprimeva la condizione servile di chi svolge umili compiti, particolarmente subordinati e servili, quali quelli di fattorino, di messaggero; oppure, esprimeva la condizione di miseria  di chi veste di stracci. Solo in un secondo tempo, la parola ragazzo, focalizzò la sua accezione sull'aspetto della giovinezza perdendo l'originario significato.

MAGGIO

L'etimologia della parola maggio (in latino maius, mese dedicato a Maia, madre di Mercurio e dea della terra e dell'abbondanza) si riallaccia alla radice indoeuropea magh- (o mah-) che esprime l'idea della crescita, della fertilità della terra. Dalla stessa radice, la parola maggiore, cioè il più grande, il più cresciuto. In effetti, il mese di maggio, quinto mese dell'anno ed ultimo mese di primavera, è quello in cui la forza della "grande madre terra" si manifesta pienamente.

APRILE

L'etimologia della parola aprile viene ricondotta al verbo latino aperire = aprire, in quanto mese che "apre" alla rifioritura dei campi ed alla bella stagione. 
Un'altra interpretazione etimologica ricollega aprile al greco ἀφρός (aphròs) = spuma, in quanto mese dedicato alla dea Venere che secondo la mitologia nacque appunto dalla spuma marina.

AVARO

L'etimologia della parola avaro si ricollega al latino avarus. A sua volta avarus sembra derivare dall'unione della radice av- (che ritroviamo in av-idus = avido, affamato) + aeris = denaro (da cui avaeris e poi avarus).
Un'altra ipotesi etimologica, altrettanto interessante, riconduce la parola avarus al sanscrito av-ati = bramare, amare (il denaro), da cui anche il verbo latino av-eo = desiderare ardentemente, essere avidi di.... ed il termine avidità. In ogni caso, la radice av-  ha il ruolo  determinante sotto il profilo etimologico.

ORA

L'etimologia della parola ora si riallaccia al latino hora e, andando più a ritroso, al greco ὥρα (ora) = stagione, arco delimitato (di tempo) o, ancora più genericamente, esprimeva il senso del limite, del confine. Troviamo la stessa radice in ὅρος (oros) = limite, confine, da cui orizzonte e nel verbo ὁρίζω (orizzo) = delimito, pongo dei confini, dei termini). Quindi, in origine, il termine ora indicava in senso generico un determinato lasso temporale,come per esempio una stagione o una determinata suddivisione temporale. Solo successivamente, col termine ora si indicò la ventiquattresima parte della giornata ovvero quell'arco di tempo formato da sessanta minuti.

EMANCIPAZIONE

L'etimologia della parola emancipazione è tutta latina: si tratta dell'unione del prefisso ex- che indica azione di uscire da, allontanarsi da con il termine mancipium = acquisizione di proprietà (a sua volta dall'unione di manus + capere = prendere in mano, avere in pugno... Perciò, emanciparsi significa uscire dalla condizione di assoggettamento a qualcuno.
Infatti, presso gli antichi Romani ove il pater familias cioè il patriarca,  aveva poteri ampissimi, oltre che sui beni (cose e animali), anche sulle persone (schiavi e figli), addirittura di vita o di morte, si praticavano rituali ben precisi, sia per aquisirne ufficialmente la patria potestas (rituale della "mancipatio") sia per estinguerla (rituale dell' "emancipatio"). Quest'ultimo rituale consisteva nel simulare la vendita del figlio ad un terzo che lo avrebbe liberato subito dopo il finto acquisto. Nel linguaggio moderno corrente, l'aggettivo emancipato si utilizza per indicare una persona che ottiene, anche prematuramente, una propria autonomia e indipendenza rispetto ad una autorità.

MARZO

L'etimologia della parola marzo è legata a Martius, primo mese dell'anno secondo il calendario di Romolo. Martius era il mese dedicato, com'è facilmente intuibile, al dio Marte (in latino Mars, Martis), ritenuto il padre di Romolo, e divinità protettrice dei raccolti primaverili e della guerra.

ACQUA

L'etimologia della parola acqua si ricollega alla radice indoeuropea ak- = piegare. La stessa radice è presente nel sanscrito ak-na = piegato e, con uno scambio di suoni fra c, p e f , nel sanscrito ap = succo, acqua e nello zendo afs = umore, acqua. Infine, abbiamo il latino aqua che si avvicina moltissimo al lemma italiano. Tirando le somme: acqua come sostanza che si piega assumendo la forma di ciò che la contiene e al contempo che rende più facilmente atti alla piegatura alcuni materiali che ne venissero a contatto per un sufficiente periodo di tempo.

FARFALLA

Farfalla, da parpaglia, a sua volta, dal latino papilionem (accusativo di papilio) = farfalla. Sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea spar- o sfar- = muoversi vibrando da cui anche il greco antico πάλλω (pallo) = vibro, scuoto. Dalla stessa radice deriva la parola palpebra. Farfalla significa, quindi, insetto che si muove, che vola facendo vibrare le ali.

SCHERZARE

L'etimologia della parola scherzare si ricollega all'alto tedesco scherzën = saltellare allegramente, agitarsi tripudiando. Il significato letterale del termine scherzare si è modificato nel corso degli anni passando dal rappresentare l'esultanza, espressa fisicamente agitandosi e saltellando, ad indicare l'atteggiamento giocoso e poco serio di chi si diverte a burlarsi di qualcuno.

PELANDRONE

L'etimologia della parola pelandrone è considerata da molti studiosi di origine incerta. Tuttavia, a parte qualche interpretazione palesemente azzardata e fantasiosa, una pare avere un buon fondamento di tipo "iconomastico". Essa riconduce l'origine della parola pelandrone, come allotropo della parola poltrone, dal latino pullitrum (accusativo di pulliter) = puledro. Infatti, il puledro, poiché animale ancora troppo giovane, è ancora inadatto al lavoro; perciò, trascorre le giornate ad pascolare e a scorrazzare per i campi senza orari né impegni. Quindi, puledro --> poltrone --> pelandrone = chi conduce una vita da bighellone, fannullone, scansafatiche.

Chi volesse approfondire l'argomento, può scaricare in formato PDF l'ottimo lavoro dello studioso Mario Alinei a questo link:  http://www.continuitas.org/texts/alinei_pelandrone.pdf

FEBBRAIO

L'etimologia della parola febbraio si ricollega al latino februarius o febrarius che deriva  dal verbo februare = purificare o rimediare agli errori, in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris. Tali riti erano celebrati durante i Lupercali, festività romana che si celebrava nei giorni nefasti di febbraio, mese dedicato, appunto, alla purificazione.

EROE

L'etimologia della parola eroe è da ricondursi al latino heros, a sua volta, dal greco ἥρως (èros) = uomo forte e valoroso. In realtà, ἥρως era, in origine, ϝηρως (veros); successivamente, la prima consonante verrà aspirata. Infatti, andando ancora più a ritroso, troviamo il sanscrito vir-a = eroe, forte da cui anche il latino vir = uomo vigoroso. Nell'uso contemporaneo, il termine eroe, piuttosto che per sottolineare  virtù fisiche come la forza, la prestanza (nella mitologia greca classica l'eroe era un semidio che compiva gesta leggendarie), è usato per indicare virtù morali quali il coraggio, l'abnegazione, l'accettazione di esporsi al rischio del sacrificio, a volte anche estremo, a vantaggio altrui o del bene comune.                                                             

GENNAIO

L'etimologia della parola gennaio è da ricondursi al latino Januarius = mese dedicato a Giano, dio romano raffigurato con due volti, uno rivolto al futuro e l'altro al passato. Giano era considerato il patrono delle porte e dei ponti, ed, in senso lato, la divinità protettrice di ogni forma di passaggio e di mutamento e propiziatrice di ogni apertura e di ogni inizio. Gennaio è, appunto, il mese che apre le porte dell'anno nuovo.

ANNO

L'etimologia della parola anno è un po' controversa, Vi sono, infatti, almeno tre probabili interpretazioni etimologiche,  tra esse non molto dissimili ma comunque tutte interessanti e plausibili.
  1. La prima, riconduce l'etimologia della parla anno alla radice sanscrita am-  (o an-) che richiama l'idea del tempo (am-ati, in sanscrito, vuol dire appunto tempo). La stessa radice indoeuropea dà origine al greco ἐνιαυτός (eniautòs) = anno.
  2. La seconda, riconduce l'etimologia della parla anno alla radice am-b = intorno.
  3. La terza, riconduce l'etimologia della parla anno alla radice ak- o ac- = piegare (in sanscrito ak-na = piegato), da cui anche il latino annulus = cerchio, anello.
Come si nota facilmente, mentre la prima interpretazione evidenzia direttamente lo scorrere dell'arco di tempo racchiuso nell'anno, invece la seconda e la terza interpretazione evidenziano l'anno astronomico, cioè l'arco di tempo, occorrente a completare il "movimento di rivoluzione", cioè il giro della Terra intorno al Sole.

PRESEPE o PRESEPIO

L'etimologia della parola presepe o presepio si ricollega al latino presepium,  formato da prae- = innanzi e da saepes = recinto, siepe. Pertanto, presepe o presepio, significa letteralmente "luogo recintato da una siepe". In senso lato, stalla, mangiatoia.

NASCERE

L'etimologia della parola nascere si ricollega all'antica radice sanscrita g'an- dalla cui successiva trasposizione in gna- deriva il latino nasci (in origine gnasci) = venire alla luce, nascere. Dalla medesima radice indoeuropea derivano anche tutte le altre parole ad essa correlate come Natale o co-gnato.

LUTTO

L'etimologia della parola lutto si ricollega al latino luctus dal verbo latino lugere = piangere, ed in senso più lato, soffrire per la perdita di una persona cara.

Al di là dello studio etimologico, segnaliamo un interessante link sul tema, come affrontare il lutto di una persona cara:
https://www.eticamente.net/58844/come-affrontare-il-lutto-di-una-persona-cara.html?