Il termine complotto ha origine dal latino complicare, che significa letteralmente intrecciare o avvolgere insieme. Questo verbo è formato dal prefisso com- (insieme) e dal verbo plicare (piegare, intrecciare). In senso figurato, indicava l’atto di intrecciare azioni o intenti tra più persone, richiamando l’idea di un legame stretto tra individui che condividono un obiettivo comune. Francese medievale: La parola passò poi dal latino al francese antico come complot, dove cominciò ad acquisire un significato più specifico. Qui, il termine iniziò a riferirsi a una cospirazione segreta tra più individui. Già nel XIII e XIV secolo, complot designava un piano congiunto, spesso con connotazioni di segretezza o inganno. Ingresso nell'italiano: Il termine venne infine adottato in italiano come "complotto". Durante il Rinascimento e il periodo moderno, mantenne l’accezione negativa di “cospirazione segreta” o “accordo illecito”, solitamente volto a danneggiare o a influenzare il corso degli eventi in modo nascosto. In italiano, il significato di complotto si è mantenuto relativamente stabile, indicante sempre un piano segreto orchestrato da più persone per un fine specifico, generalmente dannoso o illecito. Tuttavia, il termine è oggi associato anche a teorie e ipotesi complottiste, in cui la parola è spesso usata per descrivere ipotetici piani nascosti da parte di governi o grandi organizzazioni.
Il complottismo è un fenomeno socio-culturale che si basa sulla convinzione che eventi o situazioni significative siano il risultato di piani segreti orchestrati da gruppi di potere, con l'intento di ottenere benefici personali o di mantenere il controllo su una popolazione o su questioni globali. Chi aderisce a queste idee è spesso definito "complottista".
Il "complottismo" si fonda su alcune caratteristiche fondamentali:
- Sfiducia verso le fonti ufficiali: Una delle componenti principali è la diffidenza verso le istituzioni, i governi e i media. I complottisti tendono a credere che le versioni ufficiali degli eventi siano manipolate o incomplete.
- Elaborazione di teorie alternative: Il complottismo elabora narrazioni alternative che giustificano gli eventi con piani segreti, spesso attribuiti a élite o organizzazioni occulte. Alcune delle teorie più note riguardano eventi storici, disastri, scoperte scientifiche, e persino la diffusione di malattie.
- Ricerca di un "nemico nascosto": Il complottismo spesso identifica un "nemico" invisibile o un gruppo di potere che agisce nell'ombra. Questi gruppi possono essere multinazionali, lobby, gruppi religiosi, governi, o associazioni segrete.
- Narrativa semplificata: Le teorie del complotto offrono spiegazioni lineari e spesso sensazionalistiche per eventi complessi. Questo porta alla creazione di schemi semplici per interpretare situazioni intricate, riducendole a "buoni contro cattivi".
- Prove "alternative" e diffusione sui media non ufficiali: Il complottismo si avvale di fonti non convenzionali, spesso non verificabili o scarsamente documentate, e trova terreno fertile sui social media e su siti web dedicati, che diffondono queste teorie a un vasto pubblico.
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