L'etimologia delll'aggetttivo effimero è di origine greca: la parola è composta dal prefisso epì=per e dal sostantivoemèra=giorno, indicando, letteralmente qualcosa che dura un solo giorno, in senso lato, qualcosa di breve durata.
1 commento:
Max
ha detto...
Mi permetto di dire che oggi non è più considerata sicua questa teoria. Ma pare sia: "EP" : in aggiunta "A". "EMAR" : "GIORNO". In aggiunta al giorno (che Zeus concede). Troviamo questo passo nell' Odissea canto XVIII. Non si indica la durata di un giorno o la brevità, ma che la vita di chi è effimero è una vita che dipende dal giorno che sussegue un altro. Mentre gli dei non dipendono da ciò che li circonda, l'uomo vive condizionato da ciò che gli accade e crede di essere poi ciò che gli accade. Se una disgrazia si sente disgraziato, sfortunato, se una gioia si sente fortunato. Si identifica con ciò che ogni giorno può accadere, senza rendersi conto del ciclo continuo di alti e bassi da cui ogni mortale dipende. Termine interessante nel quale campiamo come gli Antichi greci e la loro religione ancora ci accompagni con saggezza, insegnandoci chi siamo.
1 commento:
Mi permetto di dire che oggi non è più considerata sicua questa teoria. Ma pare sia: "EP" : in aggiunta "A". "EMAR" : "GIORNO". In aggiunta al giorno (che Zeus concede). Troviamo questo passo nell' Odissea canto XVIII. Non si indica la durata di un giorno o la brevità, ma che la vita di chi è effimero è una vita che dipende dal giorno che sussegue un altro. Mentre gli dei non dipendono da ciò che li circonda, l'uomo vive condizionato da ciò che gli accade e crede di essere poi ciò che gli accade. Se una disgrazia si sente disgraziato, sfortunato, se una gioia si sente fortunato. Si identifica con ciò che ogni giorno può accadere, senza rendersi conto del ciclo continuo di alti e bassi da cui ogni mortale dipende. Termine interessante nel quale campiamo come gli Antichi greci e la loro religione ancora ci accompagni con saggezza, insegnandoci chi siamo.
Posta un commento