L'etimologia della parola soldi, oggi generalmente usata al plurale, è da ricondursi al latino solĭdus (nummus) che era il nome nome di una moneta d'oro e successivamente d'argento del tardo impero romano. Durante il periodo del tardo latino, solĭdus si trasformò in soldum, poi in italiano soldo. Solĭdus (nummus) sta per moneta intera, moneta solida, in contrapposizione alla moneta spicciola. In epoca moderna, fino agli inizi degli anni '40, in Italia il soldo corrispondeva alla ventesima parte della lira (i "cinque centesimi"). Ai nostri giorni, la parola soldi è utilizzata quale sinonimo di denaro, di valuta, di moneta, oppure quale sinonimo di ricchezza ("avere i soldi" sta per essere ricco o, perlomeno, benestante). Usata al singolare, la parola soldo si ritrova in espressioni quali " stare al soldo" = stare a libro paga, stare alle dipendenze o "non avere un soldo" = essere privo di denari, essere al verde...
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