In effetti, cicisbeo è una parola un po' desueta, perché ai giorni d'oggi, cicisbei se ne incontrano pochi;. ma qualche damerino (sia pure in chiave moderna) si incontra ancora... L'etimologia di cicisbeo è unanimemente da ricondursi all'onomatopeico cicaleggio, chiacchiericcio, bisbiglio, del "cavalier servente". Questo personaggio, detto, appunto "cicisbeo" era, di solito, un gentiluomo che andava appresso ad una dama sposata (o, perlomeno, già impegnata), accompagnandola e proteggendola, nelle occasioni mondane. Tale ruolo fu in auge nel '700 e tramontò già nell'800 con l'avvento del romanticismo che non lasciava spazio a questa figura un po' "border-line" tra l'amante, l'amico fidato ed il servitore.
Cicisbei famosi furono: Vittorio Alfieri nei confronti della marchesa Gabriella Falletti; Giovanni Verri, uno dei tre fratelli Verri, fu il cicisbeo di Giulia Beccaria ( le malelingue sostenevano, infatti, che fosse il padre naturale di Alessandro Manzoni).
Nessun commento:
Posta un commento