Sebbene la due parole amuleto e talismano vengano spesso usate come sinonimi, dal punto di vista etimologico hanno connotati diversi anzi, addirittura opposti.
Infatti, mentre l'etimologia della parola amuleto si riallaccia al participio passato amuletum, dal verbo latino amoliri = allontanare, con allusione alle proprietà contro il male che la superstizione attribuisce all'amuleto, invece l'etimologia della parola talismano si riconduce all'arabo telsaman o tilsaman, a sua volta, dal verbo greco τελε(ι)όω (teleo) = io consacro, da cui τελἐσμενα (telèsmena) = cose consacrate (agli idoli), cose che portano fortuna... Quindi, mentre l'amuleto ha una funzione essenzialmente protettiva nei confronti di quanto considerato negativo, invece il talismano, ha funzioni propiziatorie di ciò che è considerato come bene.
Piccola nota personale dell'autore (che esula dall'analisi etimologica):
La credenza superstiziosa in talismani ed in amuleti, dal punto di vista del Cristianesimo è da considerarsi vera e propria idolatria. Infatti, l'atto di affidare il proprio destino ad altri che non sia il Dio di Gesù Cristo, equivale ad invocare l'aiuto di poteri soprannaturali maligni, che, a tempo debito, chiederanno indietro il credito con interessi più che usurai.... Persino l'utilizzo di oggetti sacri riconducibili alla stessa religiosità, se usati con intenzioni errate (ad esempio, come se fossero dei portafortuna...) può equivalere al rifiuto di uniformarsi alla Volontà del Dio-Padre rivelatoci da Gesù Cristo.
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