Cerca nel blog

TISANA

L'etimologia della parola "tisana" si ricollega al latino "tisanum" che a sua volta ha origine dal termine greco antico πτισάνη (ptisane) = decotto d’orzo..  La πτισάνη era una bevanda ottenuta facendo bollire erbe o piante in acqua, comunemente utilizzata per scopi medicinali, ma poteva anche essere consumata anche come bevanda rinfrescante. Durante l'era romana, la pratica di preparare e consumare tisane si diffuse ampiamente. La medicina greco-romana attribuiva alle erbe proprietà terapeutiche e curative, e le tisane venivano utilizzate per trattare una vasta gamma di disturbi e malattie. Con il passare dei secoli, il termine "ptisane" venne latinizzato in "tisanum" o "tisanus" nel latino medievale. In questo contesto, il significato della parola si estese per includere anche altre bevande a base di erbe, come decotti e infusi. Con il tempo, il termine "tisana" si è diffuso nelle lingue europee, mantenendo il significato originario di una bevanda ottenuta da infusi o decotti di erbe o piante, generalmente utilizzata per scopi terapeutici, curativi o per il benessere. Anche oggi, la parola "tisana" viene utilizzata ampiamente per riferirsi a una bevanda preparata con erbe, fiori, foglie o altre parti di piante. Si possono ottenete sua per infuso, sia per decotto. Nel primo caso, le erbe (di solito le parti più tenere e delicate della pianta come foglie, fiori, petali di fiori, gemme) vengono lasciate in infusione per alcuni minuti nell'acqua portata ad ebollizione ma a fuoco spento. In caso di decotto, invece, le erbe (di solito le  parti coriacee della pianta, come cortecce, radici, semi) si fanno cuocere in acqua bollente, a fuoco acceso, per alcuni minuti. Le tisane possono essere consumate per il loro sapore, ma sono spesso apprezzate anche per le proprietà terapeutiche che si attribuiscono loro, come calmare la digestione, favorire il sonno o alleviare il raffreddore. 

Tazza di tisana

Nessun commento: