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PIANETA

L'etimologia della parola pianeta è tipicamente greca; si ricollega, infatti, al verbo greco πλανάομαι (planàomai) = andare errando, andare di qua e di là. Infatti, nell'antica Grecia, πλάνητες ἀστέρες (plànētes astéres)  = stelle vagabonde, erano denominati gli astri che si spostavano nel cielo notturno rispetto allo sfondo delle stelle fisse.

IMPORTANTE

L'etimologia della parola importante è molto semplice ed intuitiva: si tratta dell'unione della particella in- = dentro con il verbo portare. Importante, che è il participio presente del verbo importare, indica qualcuno o qualcosa che "riesce a  portarsi dentro", riesce a penetrare, a toccare la sfera interiore, l'ambito intimo. Pertanto, importante è sinonimo di rilevante, influente; è sinonimo di persona o cosa di peso, di valore, proprio perché ci tocca dentro, ci riguarda da vicino.

TEGAME

L'etimologia della parola tegame si ricollega al greco τήγανον (téganon) = tegame, padella, a sua volta, dal verbo τήκω (téko) = liquefare, sciogliere ed, in senso più lato, cucinare.
Nella lingua latina, troviamo la parola těgmen = coperchio, dal verbo těgo = coprire.
Dalle due ricostruzioni etimologiche, quella greca e quella latina, possiamo concludere che il tegame è un recipiente atto a coprire, a contenere il cibo, ma anche a "liquefarlo", a lavorarlo, a cucinarlo per renderlo più digeribile e gradevole al gusto.

RESISTENZA

L'etimologia della parola resistenza di ricollega alla radice sanscrita stha- o sta- che esprime l'idea di essere o rendere fermo, saldo (identica radice rintracciabile nel verbo stare), preceduta dal prefisso re- = indietro, che rafforza l'idea di fermezza nella propria posizione. Quindi, resistere significa opporsi fermamente nei confronti di qualcuno o di qualcosa, mantenendo saldamente la propria posizione.

MENTE

L'etimologia della parola mente, è da ricondursi alla radice indoeuropea ma- che esprime l'idea di misurare, ponderare, valutare. Tale radice si ritrova anche nello zendo con l'accezione di creare, formare. Idntica radice nel sanscrito ma-tis = mente, simile a quella che ritroviamo nell'indo-germanico man-, men- o mein- con l'accezione di pensare, comprendere. Da quest'ultima radice men-, il latino mens, mentis.

VERGINE

L'etimologia della parola vergine, in latino virgo, si riallaccia alla radice indoeuropea varg- = essere gonfio, turgido, rigoglioso e quindi, in senso lato, maturo (al matrimonio o all'attività sessuale in genere). Da sottolineare che la stessa radice sanscrita varg- o urg'- si ritrova nell'etimologia del termine orgasmo che, letteralmente, esprime l'idea dell'esuberanza o nel termine greco ὀργάς (orgàs) = ubertoso, fertile (riferibile sia ad un terreno, sia ad una ragazza pronta al matrimonio).
Alla luce di tale interpretazione etimologica, la parola vergine indica solo indirettamente lo status di "illibatezza" che il linguaggio corrente attribuisce a questo termine. L'originario significato della parola vergine esprime, in primis, piuttosto la condizione di maturità alla vita sessuale e poi, solo come deduzione, la condizione di non avere avuto, fino a quel momento, esperienza sessuale, quantomeno completa.

RITO

L'etimologia della parola rito si ricollega alla radice sanscrita ri- che esprime l'azione dello scorrere, dell'andare. Da questa radice la parola sanscrita ritis cioè andamento, procedimento e, quindi in senso lato, usanza. Altre interpretazioni, altrettanto interessanti, individuano l'etimologia della parola rito, in latino ritus, nel greco ἀριϑμός (arithmòs) = numero e nella radice sanscrita rtà- = misurato. Queste ultime interpretazioni esprimono entrambe l'idea della progressione numerica, cioè del procedimento misurato, ordinato. 

MENTIRE/MENZOGNA

L'etimologia della parola mentire è legata al verbo latino mentiri, a sua volta, da mens = mente, immaginazione, invenzione (la radice indoeuropea men- = pensare o ricordare). Il verbo "mentire" è stato utilizzato fin dall'epoca dell'antica Roma, dove la verità era considerata un valore importante e la menzogna era considerata una grave violazione della morale e della reputazione personale. Nel mondo antico, esistevano giuramenti solenni per fare in modo che le persone dicessero la verità, come i giuramenti giudiziari utilizzati in tribunale. La parola "mentire" è stata utilizzata anche nel Medioevo con lo stesso significato di "dire il falso". Tuttavia, a partire dal Rinascimento, il termine ha cominciato ad assumere un significato più ampio, includendo anche l'omissione di informazioni importanti o la manipolazione della verità in modi sottili e sfuggenti. Oggi, la parola "mentire" viene utilizzata per indicare una falsità o un'informazione ingannevole, espressa con l'intenzione di ingannare o manipolare gli altri. Mentire, quindi, significa dare spiegazioni  immaginarie, frutto di una invenzione della mente, e quindi false. Lo stesso vale per il sostantivo menzogna, la cui etimologia si riconduce al latino mens + il suffisso -ogna (che in latino corrisponde a -umnia), per cui, menzogna altro non è che una versione falsa in quanto immaginaria (e quindi alterata) o del tutto inventata della realtà. La menzogna può assumere diverse forme e livelli di gravità, ma in ogni caso rappresenta una violazione  della verità e, quasi sempre, dell'onestà.
Il mentitore o il menzognaro

VERME

L'etimologia della parola verme si ricollega all'antica radice indoeuropea var-  o kvar-  che esprime l'idea di spingersi avanti, muoversi.
Un'altra ipotesi vede nel verbo latino vertere = volgere, torcersi la corretta etimologia della parola verme (in latino vermen).
In entrambi i casi, comunque, l'etimologia di verme indica l'azione di spingersi avanti contorcendosi, tipica degli animali così denominati.
In senso figurato, la parola verme è utilizzata in senso fortemente dispregiativo per indicare un individuo viscido e contorto...