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NOBILE

L'etimologia della parola nobile è da ricondursi al latino nobĭlis, a sua volta dal verbo noscĕre (o gnoscĕre) = conoscere. Pertanto, il termine nobile significa noto, conosciuto, illustre, insigne, famoso. Infatti, nell'antica Roma le famiglie che ricoprivano importanti cariche pubbliche, acquisivano, di conseguenza, particolare notorietà e particolare prestigio tali da far sì che acquistassero massima dignità e alto rango sociali. Quindi, la nobiltà, (cioè la notorietà, la fama) acquisita, in un primo tempo, da un singolo personaggio per meriti guadagnati concretamente in campo politico e militare, si rifletteva, poi, sull'intero casato e si tramandava per via ereditaria da padre in figlio indipendentemente dal reale valore di ogni singolo appartenente alla casata.

1 commento:

Jst b ha detto...

Mi viene alla mente anche la parola "notabile", che per antiche memorie (ho ben oltre 60 anni), associo alla professione di "notaio".

"Notabile", nel senso di "chi si fa notare", mi sembra connettersi linguisticamente a "nobile" (cade un "ta") riconoscendo a quella parola il significato citato di chi si "nota" con l' evidente assunto che lo si noti per consequenza di suoi meriti.

Assai similmente ad "egregio" nel senso latino di "ex grege" ossia che "uscito dal gregge" ossia che spicca fra gli altri.

Ma, curiosamente, "egregio" assume una evoluzione, uscire dal gregge dove si nacque. Mentre "nobile" sembra non presupporre una evoluzione. Sembra indicare che lo si sia per nascita e non per meriti acquisiti, come nella famosa battuta del Barone Antonio De Curtis (in arte Totò) che recita: "sifnori si nasce ed io lo nacqui".