L'etimologia della parola bisbetico è da ricollegarsi al greco antico e più precisamente all'unione di due parole greche: ἀμφις (amphis) = separatamente + βαίνω (baino) = io vado, da cui ἀμϕισβητικός (amphisbeticòs) = colui che procede separatamente, da due [diverse] parti. In senso ampio, litigioso, lunatico, scontroso, capriccioso, scontento, incontentabile, stizzoso, etc... Al di là da ogni aspetto maschilistico o misogino, risponde al vero prendere atto che l'aggettivo, apparso nella lingua italiana intorno al sec. XVII, è declinato molto più al femminile piuttosto che al maschile. Esempio ne è la famosissima commedia, composta da Shakespeare intorno al 1594, "The Taming of the Shrew" (L'addomesticamento della bisbetica), titolo poi tradotto in lingua italiana come " La bisbetica domata", ove si narra delle vicende di Petruccio, avventuriero veronese, che sposa, allettato dalla sua dote, l'intrattabile Caterina di Padova. Alla fine, Petruccio riesce a soggiogarla.
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