Cerca nel blog

DESTRA, etimologia e significato

La parola destra deriva dal latino dexter, dextra, che significa "che si trova sul lato destro" o "favorito, fortunato". Questa radice latina è riconducibile a una radice protoindoeuropea (PIE) fondamentale: *deḱs-, che indicava il concetto di "destra" e, per estensione simbolica, di "abilità" e "fortunato auspicio".
Anche in Sanscrito troviamo la parola  dakṣina (दक्षिण), che significa "destro", e talvolta "abile".
In greco antico: dexiós (δεξιός) denotava sia il lato destro sia il concetto di favore o opportunità.
Nelle società antiche, la distinzione tra destra e sinistra non era puramente descrittiva ma assumeva profonde implicazioni simboliche e sociali. Il lato destro era associato alla luce, al bene e alla forza, mentre il sinistro evocava oscurità, debolezza e pericolo. La "destra" ha storicamente rappresentato il lato favorevole o positivo, in contrasto con la "sinistra", associata spesso a sfavore o malaugurio. Questa dicotomia si trova radicata in molte culture indoeuropee.
Nelle cerimonie vediche, la mano destra (dakṣina hasta) era usata per offrire sacrifici agli dèi, simboleggiando purezza e precisione.
Nella religione romana, dexter rappresentava la fortuna e il favore divino. Gli auguri interpretavano i presagi osservando gli uccelli che volavano a destra come segni positivi.
Nella Bibbia cristiana, l’immagine di Cristo seduto alla destra del Padre rafforza l’idea della destra come lato del potere e della benedizione.
L'importanza della destra è rafforzata dall'essere il lato dominante nella maggior parte della popolazione (destrimani), rafforzando il suo legame simbolico con abilità e favore.
Il significato politico del termine "destra" emerse durante la Rivoluzione Francese (1789-1799). Nell'Assemblea Nazionale, i deputati si disponevano fisicamente in base alle loro opinioni politiche: i monarchici e i sostenitori dell'ordine tradizionale sedevano alla destra del presidente, posizione simbolica associata alla continuità e alla gerarchia. I sostenitori di riforme radicali sedevano alla sinistra, in opposizione ai conservatori. Da questo schema nacque l'associazione della "destra" con il conservatorismo e la protezione delle istituzioni tradizionali. Mentre la sinistra politica si associa al cambiamento, la destra rappresenta il mantenimento dell'ordine. 
Nel XIX secolo, la destra si identificò con i sostenitori della monarchia, dell’aristocrazia e della Chiesa cattolica, opponendosi ai movimenti democratici e repubblicani. Sul piano economico, la destra appoggiava il mercantilismo e i privilegi delle classi dominanti.
Nel XX secolo, la destra si diversificò, includendo correnti nazionaliste, liberiste e, in alcuni casi, autoritarie. In Europa, il fascismo e altre forme di autoritarismo furono catalogati come parte della destra estrema, sebbene con divergenze ideologiche rispetto alla destra tradizionale.
Nel XXI secolo, la destra politica rappresenta una vasta gamma di posizioni, dal conservatorismo moderato (basato su economia di mercato e valori tradizionali) al populismo di destra, che enfatizza sovranità nazionale e identità culturale.
La destra ha storicamente sostenuto l'economia di mercato, il libero mercato come strumento per favorire la crescita economica e individuale, la riduzione dell’intervento statale, meno regolamentazioni per incentivare l’iniziativa privata, la protezione della proprietà privata come principio centrale nelle politiche economiche della destra.
la destra

Nessun commento: