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GIUBILEO, etimologia e significato

La parola giubileo deriva dal latino iubilaeus o annus iubilaeus (anno giubilare), che a sua volta proviene dall’ebraico יוּבל (yovel). Questo termine ebraico significa letteralmente "ariete" o "corno d’ariete", lo strumento utilizzato per annunciare l’inizio dell’anno giubilare secondo la tradizione biblica. La radice ebraica יבל (ybl) indica il concetto di "trasportare" o "condurre", con un riferimento simbolico al ritorno alla condizione originaria di equilibrio e armonia. Nel contesto biblico, lo “yovel” era proclamato ogni cinquant’anni e segnava un periodo di remissione dei debiti, liberazione degli schiavi e restituzione delle terre. Il concetto si trova principalmente nel libro del Levitico (25, 8-13), dove viene descritta la pratica del Giubileo come un momento di rigenerazione sociale ed economica per il popolo di Israele. Quando la tradizione ebraica venne recepita dal cristianesimo, il termine “yovel” fu tradotto nella versione greca dei Settanta come ἵὐβηλος (iobel) e poi nel latino ecclesiastico come "iubilaeus". Qui si verificò un cambiamento semantico significativo: il termine latino acquisì anche il significato di "gioia" o "esultanza", probabilmente influenzato dalla radice latina "iubilare" (esultare, gridare di gioia). Nel Medioevo, il termine "giubileo" divenne strettamente legato alla tradizione cristiana, in particolare alla Chiesa cattolica. Fu papa Bonifacio VIII, nel 1300, a istituire formalmente il primo Giubileo cristiano come un anno di indulgenza plenaria, invitando i fedeli a recarsi in pellegrinaggio a Roma per ottenere la remissione dei peccati. Da quel momento in poi, il Giubileo assunse una dimensione politica oltre che spirituale: la celebrazione attirava un enorme flusso di pellegrini nella città eterna, rafforzando l’autorità della Chiesa e consolidando Roma come centro del mondo cristiano. Dal punto di vista linguistico, il termine "giubileo" si radicò nelle lingue romanze. In italiano, la parola mantenne il doppio significato di "anno giubilare" e "grande festa", riflettendo sia l’aspetto sacro che quello popolare della celebrazione. Il Giubileo ha sempre avuto una forte connotazione politica, specialmente in epoca medievale e rinascimentale. Le celebrazioni giubilari rappresentavano un’occasione per riaffermare l’egemonia papale e promuovere l’unità del mondo cristiano sotto la guida di Roma. Inoltre, i pellegrinaggi legati al Giubileo generavano un impatto economico significativo, favorendo il commercio e lo sviluppo delle infrastrutture cittadine. Durante l’epoca moderna, il significato del Giubileo si è ampliato ulteriormente. Ad esempio, il Giubileo del 2000, proclamato da papa Giovanni Paolo II, non fu solo un evento religioso, ma anche un momento di dialogo interreligioso e di riflessione sul futuro dell’umanità. In questo contesto, pur mantenendo le sue radici nella tradizione biblica, il termine "giubileo" ha assunto una dimensione universale.

Giubileo - Apertura della Porta Santa

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