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ZELO, etimologia e significato

Oggi, quando diciamo che qualcuno ha “zelo”, intendiamo che quella persona si dedica con grande impegno e passione a un compito, un ideale o una causa. Lo zelo è spesso visto come una qualità positiva: indica dedizione, entusiasmo, volontà di fare bene, a volte anche sacrificio. Ma in certi casi, lo zelo può diventare eccessivo, sconfinando nel fanatismo, nella rigidità, nell’ostinazione cieca. Questa ambivalenza non è casuale: affonda le sue radici in una storia molto antica, che attraversa il latino, il greco, e arriva  alle origini del linguaggio indoeuropeo.  La parola zelo deriva dal latino zelus, che significa sia “fervore” sia “gelosia”. Già qui troviamo la doppia anima del termine: da un lato il calore positivo della passione, dall’altro il morso oscuro dell’invidia. Il latino però non ha inventato questa parola: l’ha presa in prestito dal greco, dove troviamo Ζῆλος (zêlos), un termine molto usato nella filosofia, nella letteratura e perfino nella mitologia. Nel greco antico, zêlos significava: emulazione ardente, il desiderio di eguagliare (o superare) qualcuno che ammiriamo; invidia o gelosia, quando quel desiderio è avvelenato dal rancore; passione e fervore, specialmente in ambito religioso o politico. Ecco quindi che fin dalle origini greche la parola portava con sé questa ambivalenza: lo zelo può essere virtuoso o pericoloso, a seconda del sentimento che lo anima. Nel mondo greco, Zêlos era anche una figura mitologica: un daimon, una  divinità, figlio della dea Styx (la personificazione del fiume infernale) e fratello di Nike (la Vittoria), di Kratos (il Potere) e di Bia (la Forza). Insieme, rappresentavano le forze che accompagnano Zeus nel mantenere l’ordine e la giustizia. In questo contesto, Zêlos non impersona la gelosia meschina, ma il fervore eroico, l’energia che spinge a lottare per una causa. Con l’arrivo del cristianesimo, la parola latina zelus assume un nuovo significato spirituale: diventa il fervore per Dio, la dedizione totale alla fede e alla missione religiosa  Lo zelo diventa una virtù teologale, una forma di amore ardente, ma anche un'arma contro il male e la tiepidezza. La radice PIE  da cui  più probabilmente nasce Ζῆλος è una forma antica come *zel- o *yēl-, che avrebbe avuto un significato simile a “bruciare interiormente, ardere, risplendere”. Il legame con il fuoco interiore, con una fiamma che brucia nell’interiorità, è molto coerente con i significati dello zelo: è una passione che scalda, che consuma, che spinge all’azione.

Fonti principali consultate:

Ernout-Meillet, Dictionnaire étymologique de la langue latine

Chantraine, Dictionnaire étymologique de la langue grecque

Pokorny, Indogermanisches Etymologisches Wörterbuch

Beekes, Etymological Dictionary of Greek

DELI (Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, Cortelazzo-Zolli)

Sanskrit-English Dictionary, Monier-Williams

Zêlos

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