L'etimologia di ebreo risale all'antico termine ebraico con cui questo popolo si autodefiniva sulla base delle proprie origini e migrazioni storiche. Il vocabolo si è diffuso nelle altre lingue mantenendo tale significato originario. Andando a ritroso nel tempo, il termine "ebreo" deriva dal latino Hebraeus, che a sua volta trae origine dall'ebraico "Ivri" o "Ivriyyim". Quest'ultimo vocabolo compare già nella Bibbia ebraica (Tanakh) per indicare il popolo di discendenza di Abramo proveniente dalla regione dell'Eber, l'antico nome della Mesopotamia. Secondo gli studiosi, l'etimologia diʿIvri sarebbe collegata alla radice semitica ʿ-b/v-r che significa oltrepassare, attraversare. Il termine alluderebbe quindi al passaggio del fiume Eufrate compiuto dagli antenati degli ebrei durante le migrazioni storiche dalla Mesopotamia alla terra di Canaan. Con la traduzione della Bibbia in greco (III secolo a.C.), il vocabolo ebraico Ivriyyim venne reso con il termine Ἑβραῖοι (Hebraîoi), da cui deriva il successivo latino "Hebraeus". In epoca medievale troviamo in italiano le prime attestazioni di "ebreo", riferito agli appartenenti alla religione ebraica. Il vocabolo si diffuse rapidamente anche grazie ai mercati e alle comunità ebraiche nelle città italiane.
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