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PROFESSORE

L'etimologia della parola professore deriva dal verbo latino profitèri, il cui participio passato è profèssus.
Professore è colui che professa, cioè dichiara pubblicamente, insegna una disciplina, un'arte, una scienza.

ACRONIMO

L'etimologia della parola acronimo deriva dal greco antico ἄκρον, = estremità + ὄνομα, = nome. Letteralmente, parola formata dall'inizio di nomi, appunto, sigla composta dalle iniziali dei nomi che definisce.

ANEDDOTO

L'etimologia della parola aneddoto è da ricondursi al greco. E' composta da due suffissi: an-, particella negativa e da ek- cioè fuori e da dòtos cioè dato, pubblicato, divulgato. Letteralmente l'aneddoto non è altro che un racconto, un fatto non ancora venuto fuori, non ancora reso noto, non ancora diffuso. In linguaggio corrente, "una chicca", una notiziola fresca fresca.

MERETRICE

L'etimologia della parola "meretrice" è da ricondursi al latino. Merère, infatti, significa guadagnare, in senso più esteso, vendere, commerciare. Meretrice, quindi, è la donna che guadagna vendendo se stessa, mercificando il suo corpo. Il termine,attualmente in disuso, era utilizzato per stigmatizzare chi faceva "il mestiere più antico del mondo". Peccato sia troppo semplice focalizzare l'attenzione soltanto in ambito sessuale piuttosto che riflettere sulle numerose altre forme non corporali di prostituzione, spesso molto più subdole..... che affliggono il genere umano.

BIGOTTO

L'etimologia della parola "bigotto" risale al francese bigot, come aggettivo dispregiativo dato ai Tedeschi per la loro ricorrente esclamazione bî Gott, nell'antico alto tedesco =  per Dio. Tutt'oggi utilizzato come dispregiativo per indicare chi segue in maniera esagerata pratiche religiose, dando più importanza al loro aspetto esteriore e meno al loro valore intrinseco.  

EGREGIO

L'etimologia della parola "egregio" deriva dal latino ex = fuori, fuori da + grege, ablativo di grex, gregis = gregge, letteralmente, quindi, "fuori dal gregge", " scelto dal gregge". Originariamente utilizzata  in riferimento agli antichi riti  in cui l'agnello migliore e senza difetti veniva scelto per essere sacrificato agli dei. Attualmente utilizzata, in senso figurato, come titolo di cortesia, per indicare una persona fuori dal comune, distinta dalla massa, eminente, eccellente.

MARESCIALLO

L'etimologia della parola "maresciallo" deriva dall'unione di due parole arabe: marah = cavallo e skalk = servo, letteralmente, servo del cavallo, in senso lato, addetto alla cura dei cavalli, scudiero. Altri fanno risalire l'etimologia all'alto tedesco-antico francone mahrskalk, con lo stesso significato. La parola maresciallo ha le stesse radici etimologiche della parola maniscalco, quest'ultima utilizzata in ambito civile. In ambito militare il termine maresciallo risale al dodicesimo secolo come grado militare e come dignitario dello Stato; creato da  Filippo Augusto di Francia, era concesso anche al responsabile delle scuderie reali. Inizialmente utilizzato in Italia dai Carabinieri Reali, per i "marescialli d'alloggio" fu adottato anche dal Regio Esercito in sostituzione del grado di furiere e di furiere maggiore. Fino al 1946 il grado di Maresciallo d'Italia, era al vertice dell'intera gerarchia militare, attualmente  indica il grado più alto della categoria dei sottufficiali.

ANCESTRALE

L'etimologia della parola "ancestrale" deriva dal latino antecessor = predecessore (da ante= prima e cedere=andare, in senso lato, avere il posto avanti ad altri). L'aggettivo che indica ciò che è trasmesso dai predecessori cioè dagli antenati, è carico di una sfumatura di primitiva istintività: infatti è sinonimo di primordiale, di atavico.

SPORT

L'etimologia della parola sport risale al latino deportare = uscire fuori porta, cioè uscire al di fuori delle mura della città per dedicarsi ad attività sportive. Nel XIV secolo, in Inghilterra, si diffuse il termine "disport" che, due secoli dopo, venne abbreviato in "sport", vocabolo assimilato anche dalla lingua italiana nel XIX secolo. Da ricordare il termine "diporto" che significa divertimento, svago, diletto.

TRAGEDIA

L'etimologia della parola tragedia deriva dal greco τραγῳδία (tragodìa), più precisamente dall'unione delle parole τράγος (trágos)= capro, agnello e di ᾄδω (á(i)dô)= io canto, cioè "canto del capro", che veniva svolto durante i riti dionisiaci in cui era sacrificato un capretto oppure veniva donato in premio un capro al miglior compositore di rappresentazioni satiriche tenute durante i baccanali.
Un'altra origine etimologica, meno accreditata, sostiene che la parola tragedia derivi dal verbo greco τραγὶζειν (traghìzein ) = cambiare voce, assumere una voce belante come i capretti da parte degli attori che rappresentavano personaggi satirici durante i riti dedicati a Dioniso al quale il capretto era sacro.
Infine, un'ulteriore etimologia della parola tragedia si fa risalire ad una radice tar- che significa letteralmente trapassare, penetrare ed in senso lato, ferire uccidere.
In ogni caso, la tragedia prima di divenire il nobile dramma tragico intriso di lutto e di sventura reso immortale da Eschilo, da Sofocle e da Euripide, indicò originariamente l'aspetto di libidinosa selvaticità, di sfrenato piacere del cibo, tipici degli antichi riti dionisiaci.

SNOB

L'etimologia della parola snob deriva dall'abbreviazione del latino sine nobilitate = senza titoli nobiliari, una dicitura che veniva anticamente apposta presso l'università di Oxford sull'iscrizione di quegli studenti che appartenevano a famiglie non titolate.
Attualmente, il termine è utilizzato per indicare chi assume un atteggiamento sprezzante ed altezzoso verso persone ritenute di rango inferiore, oppure chi si atteggia, più o meno ostentatamente, come se appartenesse ad un ceto superiore al proprio.

TEDESCO

L'etimologia della parola tedesco risale al medioevo, quando in Germania, insieme alla lingua ufficiale, il latino, si parlava una lingua popolare chiamata theodisce che significa, appunto "del popolo", da cui ebbe origine il termine deutsch in Germania. In Italia, anzichè chiamare i popoli della Germania, Germani o Germanici, fu preferita questa radice dialettale da cui la parola tedesco.

ASSASSINO

L'etimologia della parola assassino deriva dall'arabo hasciascin un'antica tribù della zona tra Damasco ed Antiochia, capeggiata dal famigerato Vecchio della Montagna, i cui adepti prestavano giuramento di fedeltà assoluta ed erano dediti a crimini efferati. Essi, prima di compiere i loro delitti, erano soliti drogarsi con una bevanda estratta dalla canapa indiana che, appunto in arabo si chiama hascisc = erba secca, da cui hasciascin italianizzato successivamente in assassino.

EFFIMERO

L'etimologia delll'aggetttivo effimero è di origine greca: la parola è composta dal prefisso epì=per e dal sostantivo emèra=giorno, indicando, letteralmente qualcosa che dura un solo giorno, in senso lato, qualcosa di breve durata.

CANCELLIERE

L'etimologia della parola cancelliere risale all'epoca dell'impero romano, allorquando l'ufficale incaricato di introdurre i litiganti nell'aula dinnanzi al giudice era chiamato cancellarius da cancellus, il cancello che separava le tribune dove sedeva il giudice dal resto dell'ambiente dove attendeva il pubblico. Successivamente il cancellarius divenne un vero e proprio segretario, assistente del giudice. Il titolo di cancelliere fu dato anche al segretario del sovrano, designato a custodire i sigilli del regno, come ad esempio nell'impero germanico.

PARASSITA

L'etimologia della parola parassita deriva dal greco dall'unione del prefisso parà = presso col sostantivo sìtos = cibo. Letteralmente sta ad indicare chi si nutre presso un altro.
Nell'antichità il termine parassita aveva un'accezione positiva: indicava i ministri (epulones presso i latini) che godevano gratuitamente di parte del raccolto da offrire agli dei.
In epoca moderna il vocabolo, assumendo un significato nettamente negativo, è divenuto sinonimo di sfruttatore, in senso lato, di colui che vive a spese altrui. In campo scientifico indica quegli animali o quei vegetali che si alimentano a spese di altri esseri viventi.

NABABBO

L'etimologia della parola "nababbo" è di origine araba: infatti il na'ib o in lingua indoeuropea il navab era un principe che occupava una carica importante al posto del sovrano, in qualità di suo vicario. In senso lato, questo titolo fu usato ed è tutt'oggi usato per indicare una persona estremamente ricca e facoltosa.