L'etimologia della parola poesia è da ricollegare al latino pŏēsis dal greco ποίησις, derivato a sua volta da ποιέω = produrre, fare, creare ed, in senso più ampio, comporre. Andando ancora più indietro, si risale alla radice sanscrita pu- che ha appunto il significato di generare, procreare. La poesia è, in altri termini il frutto della creazione artistica che raggiunge vette tanto sublimi quanto riesce a trasfigurare il dolore, la sofferenza, le tragedie in bellezza estetica ed etica.
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RELAX
Solitamente non ci occupiamo dell'origine di parole inglesi, ma vista l'intensità con cui questa parola è entrata nel nostro lessico, ci sembra opportuno dedicarvi qualche riga, soprattutto in pieno clima di vacanze.
In particolare, il verbo "to relax" deriva dal latino "relaxare", composto da re (particella intensiva) e laxare, che significa letteralmente allentare, allargare.
Questo verbo, che ha mantenuto la sua radice originale in inglese, è arrivato nella nostra lingua (in seguito alle consuete trasformazioni fonetiche) nella forma "rilassare" o meglio in quella riflessiva "rilassarsi", in cui il prefisso ri- non implica, come di consueto, la ripetizione di un'azione, ma ha l'accezione di cui sopra.
ANSIA
Il termine ansia trova un suo diretto corrispondente nel latino anxia, il quale a sua volta deriva, senza dubbio, dal verbo latino ango che significa stringere, soffocare o in altri termini angosciare (che peraltro deriva sempre da ango).
Per cui l'ansia è quello stato di agitazione, di soffocamento mentale di fronte a situazioni di possibile pericolo o incertezza, più o meno accentuato a seconda del carattere di ciascuno.
GRECIA
L'etimologia della parola Grecia si riconduce essenzialmente a due interpretazioni: la prima ricollega il termine Grecia al "Catalogo delle donne", attribuito ad Esiodo, in cui si menziona un eroe chiamato Γραικός = (Graikos), figlio di Zeus e Pandora. Graekoi = Greci era il termine utilizzato come antico nome della tribù Achea dei Beozi che vivevano nell'Attica del nord; la seconda interpretazione etimologica riconduce il termine Grecia in relazione alla parola γηραιός (gēraiós), = anziano, che era uno dei titoli dati ai sacerdoti di Dodona, chiamati anche Σελλοί (Selloi) da cui Ελλάς ( Ellás) come suggerisce Aristotele. Infatti per i Greci, la Grecia è l' Ελλάς ed i Greci sono gli Έλληνες (Hellenes).
REFERENDUM
L'etimologia della parola referendum è tutta latina. Si riallaccia all'espressione "(convocatio ad) referendum" cioè "(convocazione per) riferire" ove referendum è il gerundivo del verbo refērre = riferire. Nell'uso moderno, il termine referendum rappresenta l'istituto di democrazia diretta più diffuso, consistendo in una consultazione diretta del popolo, attraverso il voto, in termini di approvazione o di abrogazione di uno specifico atto normativo.
PARADOSSO
L'etimologia della parola paradosso è senza dubbio di derivazione greca. Infatti, paradosso deriva dal greco παράδοξος, (paràdoxos), dall'unione del prefisso παρα- (parà) = contro con δόξα (dòxa) = opinione. Un paradosso, quindi, altro non è se non una verità contraria all'opinione comune. Pertanto, nell'uso attuale, il termine paradosso ed i suoi derivati (paradossale, paradossalmente) vengono utilizzati nell'accezione che indica una situazione al limite della credibilità e del senso comune.
LIBRO
L'etimologia del termine libro è da ricondursi al termine latino liber e al suo accusativo librum, che originariamente indicava la parte interna della corteccia dell'albero su cui coloro che sono nati molto prima di noi (e che ne avevano la capacità) solevano scrivere.
Solo in seguito il termine ha finito per indicare in generale qualsiasi insieme di fogli stampati o manoscritti e rilegati insieme.
DEBITO
L'etimologia di debito è molto semplice, infatti, essa è da ricondursi al verbo latino debere e al suo participio passato debitum che è arrivato nella nostra lingua con il significato di "qualcosa che deve essere data", "qualcosa per cui ci si è obbligati".
MARE
L'etimologia della parola mare viene fatta risalire alla radice sanscrita mar- = morire, nel senso di ritenere il mare come luogo infecondo, privo di vegetazione. A questa (strana) interpretazione etimologica, si affianca quella che riconduce l'etimologia di mare ad una radice foneticamente simile, màr- = scintillante, splendente (da cui anche la parola marmo). Personalmente preferisco quest'ultima interpretazione, in quanto considerare il mare come qualcosa di sterile ed infecondo, quando invece sappiamo che esso è quantomai ricco di vita e che la vita stessa quasi sicuramente ha avuto origine proprio nelle profondità marine, mi fa apparire la prima interpretazione meno plausibile.
SINDACATO
L'origine del termine sindacato è molto interessante, soprattutto considerando la sua duplice (e anche sorprendente per i più) accezione di "associazione di lavoratori" e nel linguaggio economico-aziendale di "patto fra imprenditori".
Sicuramente, il termine è nato in Francia, nella forma syndicat, (anche se i primi sindacati "moderni" sono nati con le trade-unions inglesi) che deriva dal greco sýndikos, unione di syn, insieme e dike, giustizia.
Il "syndakos" era infatti una sorta di avvocato, colui che "faceva giustizia insieme" alle parti e per usare una categoria moderna: un mediatore di "classe".
Da tale significato, deriva il termine moderno che indica quella particolare associazione di interessi comuni (siano quelli dei lavoratori o quelli degli imprenditori) volta a "spuntare" le condizioni migliori possibili in una trattativa.
BIONDO
L'etimologia della parola biondo è alquanto incerta. L'ipotesi più diffusa è che il termine biondo derivi dal germanico blund. Ma anche nell'antico franco troviamo la parola blaud (da cui l'antico francese blond) che esprimeva l'idea di delicatezza, di morbidezza (colore delicato dei capelli).
Qualcun altro ricollega la parola biondo al latino blundus da ablundus, a sua volta da albundus (stessa radice di alba) cioè dai capelli chiari come il colore dell'alba.
Piccola curiosità: secondo un moderno studio condotto dall'università di Edimburgo i capelli biondi fecero la loro comparsa fra gli umani circa 10.000 anni fa verso la fine dell'era glaciale come anomalia genetica. La teoria sostiene che la diffusione dei capelli biondi è dovuta a una selezione sessuale, infatti le donne con i capelli biondi avrebbero un maggiore numero di estrogeni e quindi una fertilità maggiore. Un dato a sostegno di questa teoria è la rapida diffusione dei capelli biondi in determinate aree come il Nord ed Est Europa, infatti senza una precisa selezione i biondi avrebbero necessitato di 850.000 anni per prevalere sulla popolazione bruna.
(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Biondismo )
SCARABOCCHIO
L'etimologia della parola scarabocchio si ricollega al latino scarabeus =scarabeo, scarafaggio ,poi trasformatasi in forma peggiorativa in scarabunculus. Infatti, lo scarabocchio è una macchia o, in senso lato, un'insieme di linee o disegni senza un preciso significato, che ricordano, appunto, la forma di uno scarafaggio.
ESTATE
L'etimologia della parola estate si riconduce alla radice sanscrita idh- o aidh- che esprime l'idea di ardere, infiammare, accendere. Radice che ritroviamo nel greco αἴθω (aitho) = ardere e poi, nel latino aestas = calore bruciante da aestus = calore.
CALIFFO
L'etimologia della parola califfo è da ricondursi all'arabo خليفة (khalīfa) = vicario, sostituto, facente funzione, reggente, successore. Nell'Islam il califfo è il successore del profeta Maometto, preposto alla guida politica e spirituale della comunità islamica universale di cui costituisce la massima magistratura.
CUCCHIAIO
L'etimologia della parola cucchiaio si riconduce al latino cochlearium da cochlea = chiocciola, conchiglia. Il cochlearium, infatti, era un attrezzo di forma concava e con il manico appuntito, utilizzato per svuotare e mangiare le chiocciole o le uova. Non è escluso che i primi di tali utensili fossero fatti con i gusci delle conchiglie.
NAZIONE
L'etimologia della parola nazione è radicata sicuramente nella lingua latina: natio, infatti, significa nascita, termine che individua varie comunanze che legano gli individui sì da trasformarli in popoli. Prima tra tutte, l'identità di nascita in uno stesso luogo geografico, ma anche di lingua parlata, di religione, di usi e di costumi etc, sono legami forti che aggregano ed integrano gli individui nel proprio gruppo di appartenenza ove l'io individuale convive col noi collettivo. In origine, nel mondo romano, il termine "natio" si riferiva alla provenienza da una stessa zona geografica, ma anche alla comune origine etnica o culturale. Successivamente, nella tarda età medievale, la parola cominciò ad assumere un significato più specifico, identificando comunità di persone che condividevano una stessa lingua, cultura, religione, tradizioni, leggi e costumi. Questo tipo di comunità, definite "nazioni", erano spesso legate da un senso di appartenenza e di identità collettiva. Nel corso del XVI e XVII secolo, la parola "nazione" iniziò ad assumere un significato più politico e fu utilizzata per indicare l'insieme dei cittadini di uno stato, che avevano un comune interesse nell'essere governati da una stessa autorità politica. Questo concetto di "nazione" si basava sul principio di sovranità popolare, ovvero il diritto del popolo di autogovernarsi e di scegliere i propri rappresentanti politici. Con la Rivoluzione francese, il concetto di nazione raggiunse la sua massima espressione, diventando un elemento fondamentale dell'ideologia nazionalista. La nazione fu definita come un'entità politica, culturale e sociale, che aveva come fondamento l'identità nazionale, ovvero la condivisione di una stessa lingua, storia, cultura, religione e tradizioni. L'ideologia nazionalista, basata sull'esaltazione dell'identità nazionale, ebbe un enorme impatto nella storia europea del XIX e XX secolo, culminando con la nascita di molti stati-nazione, come l'Italia e la Germania, e con il fenomeno dell'imperialismo e del colonialismo. Oggi, il termine "nazione" viene utilizzato per indicare un'entità politica sovrana e indipendente, formata da un popolo che vive in un territorio definito e che è governato da un sistema politico e giuridico proprio. La nozione di nazione rimane comunque un concetto complesso e controverso, che può assumere significati diversi in base al contesto storico, politico e culturale in cui viene utilizzato. Il concetto di nazione ha avuto un'importanza fondamentale nella storia moderna e contemporanea, soprattutto in relazione alla formazione degli stati-nazione. Gli stati-nazione sono stati creati sulla base dell'idea che il popolo di un determinato territorio debba avere il diritto di autodeterminazione e di autogoverno, e che la sovranità politica debba appartenere al popolo stesso. In questo senso, la nazione ha rappresentato una forza motrice per la creazione di nuovi stati e per l'affermazione della democrazia come forma di governo. Tuttavia, il concetto di nazione ha anche avuto implicazioni negative, soprattutto in relazione al fenomeno dell'etnocentrismo e del nazionalismo. L'etnocentrismo si basa sulla convinzione che la propria cultura, lingua e religione siano superiori alle altre, e può portare a forme di discriminazione e di intolleranza verso gli individui e i gruppi che non appartengono alla propria nazione. Il nazionalismo, invece, è un'ideologia che esalta l'identità nazionale e che può portare alla negazione dei diritti e delle libertà degli individui e dei gruppi che non condividono la stessa identità.
CIBO
L'etimologia della parola cibo si riallaccia alla radice kap- che ritroviamo nel greco καπτω (kapto) e poi nel latino capio cioè prendere, assumere. In sostanza, il cibo altro non è che la quantità di nutrimento gli animali assumono, prendono per alimentarsi e mantenersi in vita, mentre gli uomini, anche per pura gola....
EXPO (NUTRIRE il PIANETA, ENERGIA per la VITA)
Si avvicina il grande evento che vedrà coinvolta la città di Milano e l'Italia in generale: stiamo parlando di EXPO.
Il tema di queste Esposizione Universale è "Nutrire il pianeta, energia per la vita" e con questo post vorremmo approfondire le parole chiave che lo compongono, attraverso lo studio della loro origine.
Nutrire -> dalla radice na o nu (che troviamo anche in naturale) che significa "colare, gocciolare" e indica metaforicamente il latte che sgorga dal seno materno.
Pianeta -> questo termine trova nel latino il suo corrispondente diretto "planeta", questi a sua volta risale al greco "πλάνητες" (planetes), che significa "coloro che errano, vagabondano" nello spazio.
Energia -> deriva dal greco "ἐνέργεια" (enérgeia) e risulta composto dalla particella rafforzativa "en" e da "ergon" che significa fatto, azione; l'energia è quindi quella particolare capacità d'agire che richiede vitalità e forza.
Vita -> da ricondursi alla radice ariana giv- ed, in particolare, al sanscrito g'ivathas = vita, dove la g' aspirata è stata sostituita dalla v nel latino arcaico vivita che, a sua volta, si è contratta nel latino vita. Questo è un termine particolare, perché potremmo considerarlo "originario": non ha altro significato se non quello che tutti conosciamo.
In sostanza, questa manifestazione, tutta centrata sulla valenza simbolica e materiale dell'alimentazione, dovrebbe dirci: dobbiamo nutrire "coloro che errano" come farebbe una mamma, in modo che tutti abbiano la possibilità di vivere al pieno delle proprie possibilità, sfruttando tutte le proprie forze.
Buona EXPO a tutti!
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ALBA - AURORA
Alba e aurora sono termini che nel linguaggio diffuso sono usati come sinonimi, in realtà essi indicano due momenti diversi della giornata che l'etimologia ci aiuta a distinguere in modo inequivocabile.
Infatti alba deriva dall'aggettivo latino albus che indica il colore bianco e quindi per estensione quella luce bianca che si può scorgere immediatamente prima del levar del sole.
Aurora, invece, deriva dalla radice sanscrita us (spesso indicata anche con vas) e ampliata in aus e che indica lo splendore della luce, l'ardimento e che ritroviamo anche nell'aggettivo aureo. Questo termine indica, dunque, i primi momenti del sorgere del sole e che quindi seguono l'alba.
Un ringraziamento ad una nostra curiosa lettrice che, ponendoci la domanda, ci ha permesso di approfondire la questione.
TRADIZIONE - TRADIMENTO - TRADUZIONE
Una nostra amica ci chiede su twitter:
#traduzione #tradimento #tradizioni le prime due #parole so che hanno radice comune ma la terza? Come sempre #grazie :-)
La risposta è molto interessante (come in effetti lo è stata la domanda) e la estendiamo a tutti i nostri lettori.
Sorprendentemente, infatti, tradizione e tradimento, che nel nostro immaginario sono due parole molto distanti fra loro, derivano entrambe dal verbo latino "tradere", letteralmente consegnare.
Nel primo caso, dunque, la consegna riguarda tutto ciò che viene passa dalle mani di una generazione a quelle di un'altra, per salvaguardarlo dallo scorrere nel tempo; nel secondo caso, invece, la consegna riguarda qualcosa che dovrebbe essere protetto (il termine era molto usato nel linguaggio bellico: "tradire una città" significava proprio cederla ai nemici di nascosto, poi il termine ha indicato per estensione il venir meno ai doveri più importanti).
Traduzione invece deriva dall'unione di "trans" e "ducere" e significa "condurre oltre", nell'accezione attuale quelli che si oltrepassano sono proprio i confini linguistici.
Quindi, diversamente a quanto si poteva credere la radice comune è da ritrovarsi fra "tradizione" e "tradimento", traduzione ha un'origine e un significato estraneo ai primi due termini.
Buona serata a tutti i nostri lettori!
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